La nostra testata è in primo luogo attenta alla digitalizzazione dei processi di progettazione, costruzione e gestione delle opere civili e delle infrastrutture, ma in senso più ampio osserviamo con attenzione tutti i processi di digitalizzazione in atto, a maggior ragione se riguardano un tema strettamente connesso quale quello della gestione di opere pubbliche. In questo senso, registriamo con soddisfazione e estremo interesse l’annuncio dato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di via libera all’AINOP (ne avevamo parlato nel novembre 2018), l’Archivio informatico nazionale delle Opere Pubbliche per il monitoraggio delle opere in Italia e l’interoperabilità delle amministrazioni coinvolte.
È stato firmato l’8 ottobre scorso, infatti , dal Ministro Paola de Micheli il decreto attuativo del decreto Genova per la condivisione dei dati e delle informazioni relative alle opere pubbliche in Italia. La firma costituisce un decisivo passo in avanti verso una gestione razionale, coordinata e condivisa delle opere a cui saranno chiamati tutti coloro che a vario titolo, gestiranno, manuterranno, controlleranno e supervisioneranno lo stato di salute delle opere stesse.
L’AINOP permetterà di censire l’ingente patrimonio di opere pubbliche presenti sull’intero territorio nazionale di competenza degli Enti e delle Amministrazioni centrali e periferiche dello Stato, delle Regioni, delle autonomie locali e di tutti i Comuni. Attraverso un’unica piattaforma sarà possibile identificare un’opera e la sua collocazione nel contesto territoriale, visualizzarne i dati, le informazioni e i documenti per un monitoraggio tecnico dell’opera che ne prevenga anche le criticità. Impostare quindi un flusso di lavoro che renda efficiente la creazione, la manutenzione, la gestione e la cessazione dell’opera.
L’AINOP (Archivio informatico nazionale delle opere pubbliche) sarà composto da diverse sezioni inerenti: ponti viadotti e cavalcavia stradali; ponti viadotti e cavalcavia ferroviari; strade; ferrovie nazionali e regionali –metropolitane; aeroporti; dighe e acquedotti; gallerie ferroviarie e stradali; porti e infrastrutture portuali; edilizia residenziale pubblica.
Associati a ciascuna ogni opera pubblica ci saranno:
– dati tecnici, progettuali e di posizione, con analisi storica del contesto e delle evoluzioni territoriali;
– dati amministrativi riferiti ai costi sostenuti e da sostenere;
– dati sulla gestione dell’opera anche sotto il profilo della sicurezza;
– stato e grado di efficienza dell’opera e attività di manutenzione ordinarie e straordinarie;
– collocazione dell’opera rispetto alla classificazione europea;
– finanziamenti;
– stato dei lavori;
– documentazione fotografica aggiornata;
– monitoraggio costante dello stato dell’opera (attraverso sensori e rilevazione satellitare);
– sistema informativo geografico.
All’archivio sarà affiancato inoltre un Tavolo tecnico permanente, istituito presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ne regolerà lo svolgimento e assicurerà il rispetto delle tempistiche previste.
Una vera rivoluzione in tema di gestione delle opere pubbliche che grazie a un monitoraggio continuo e la programmazione degli interventi, ne assicurerà sicurezza e risparmio.