Legal BIM, cybersecurity, e nuovi scenari

Nasce una nuova rubrica per BIMportale dedicata al legal BIM. Una nuova serie di articoli che intende porsi con una visione un po’ più lontana da quella degli strumenti tecnologici e dei processi digitalizzati e più vicino ai rapporti e alle dinamiche contrattuali.

In vista dell’obbligatorietà dell’adozione del BIM dal 2025 per gli enti pubblici e per comprendere meglio le diverse regolamentazioni previste dalla normativa in materia di digitalizzazione, BIMportale ha avviato una collaborazione con l’Avvocato Chiara Micera per approfondire gli aspetti legali e contrattuali del Legal BIM.

Chiara Micera, avvocato civilista con trent’anni di esperienza, consulente esperto in diritto delle nuove tecnologie e del “Legal Bim” si occuperà di redigere per la nostra redazione una serie di articoli che avranno l’obiettivo di inquadrare la normativa della gestione informativa digitale, e focalizzarsi sul corretto approccio al fenomeno puntando sui riferimenti normativi nazionali ed internazionali.

Gli scenari del BIM contemporaneo si mostrano ancora molto variegati e complessi soprattutto a livello giuridico e contrattuale, l’approccio più corretto risulta quindi quello di fare alcuni passaggi preventivi per analizzare i diversi elementi che compongono un progetto BIM in modo da prevenire eventuali contenziosi.

Con il 2025, il BIM diventa obbligatorio per i progetti e appalti pubblici superiori a un milione di euro come previsto dal nuovo Codice Appalti. Le stazioni appaltanti devono quindi cercare di adeguarsi alla normativa questo superando definitivamente l’idea tradizionale delle procedure di gara come puri adempimenti burocratici e spingendosi verso una dimensione totalmente immateriale, più trasparente ed efficiente che richiede però una gestione totale delle procedure e degli elementi burocratici.

Implementare il BIM per un ente pubblico vuol dire non solo avere il controllo completo di un progetto dal suo concept alla realizzazione ma avere anche gli strumenti necessari per manutenere un’opera durante tutto il suo ciclo di vita.

Se da una parte questo può comportare maggiore controllo e qualità, riduzione degli errori, risparmio di tempo e costi grazie alla possibilità di avere sempre a disposizione dati e informazioni coerenti in ogni fase di realizzazione di un manufatto, questo nuovo approccio operativo richiede anche un’attenzione particolare ai nuovi aspetti e prescrizioni previste dalla norma.

La sempre maggiore implementazione della metodologia BIM nel mondo delle costruzioni sta determinando la trasformazione anche del suo inquadramento giuridico-contrattuale.

Nel tempo sono, infatti, emersi una serie di aspetti correlati alla logica che sta alla base di un processo BIM, come l’approccio collaborativo e l’Open BIM che richiedono una loro più precisa definizione giuridica, per essere anche presupposto per una formalizzazione contrattuale.

Questa nuova modalità di approccio alla progettazione trasforma anche il ruolo dei professionisti coinvolti nel processo di realizzazione di una commessa, che devono assumersi maggiori responsabilità nel rilevare problematiche o incongruenze, ma che nello stesso tempo condividono questa responsabilità con gli altri attori e profili coinvolti.

Il BIM comporta significativi impatti giuridici sui paradigmi sino ad ora utilizzati, perché la progettazione digitale avviene all’interno di una piattaforma informatica, denominata “Ambiente di condivisione dati”, ove i vari soggetti partecipanti trasferiscono dati, il cui scambio è disciplinato da appositi regolamenti contrattuali, denominati “Piani di gestione informativa”.

Ne consegue la necessità di porre l’attenzione sulle tematiche collegate che riguardano la proprietà intellettuale, la tutela delle banche dati, le responsabilità, il trattamento e protezione dei dati, la cybersecurity.

Una gestione in BIM corretta deve seguire con attenzione regole contrattuali e legali. Sapere gestire perfettamente un progetto in BIM non vuol dire necessariamente essere in grado di conoscere e applicare gli aspetti normativi e avere la giusta competenza giuridica.

La nuova rubrica di BIMportale porrà proprio l’attenzione sul quadro normativo oggi vigente per poi dedicarsi al tema dell’innovazione tecnologica sempre in ottica giuridica, con particolare focus sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale, e le sue applicazioni all’utilizzo della gestione informativa digitale.

 

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Giornalista della redazione di BIMportale, professionista della comunicazione e del marketing per il settore AEC – Architetture Engineering & Construction. Ha lavorato per molti anni nell’editoria B2B dirigendo una delle principali testate specializzate per l’industria delle costruzioni, per la quale è stato autore di numerosi articoli, inchieste e speciali. Durante questa lunga esperienza editoriale ha avuto modo di vivere e monitorare direttamente l’evoluzione del settore e la sua continua trasformazione, lavorando a stretto contatto con i principali protagonisti del mercato: imprese edili, progettisti, committenti, produttori. Su tali premesse nel 2007 ha fondato l’agenzia di comunicazione e marketing Sillabario, che si occupa delle attività di comunicazione e ufficio stampa di importanti marchi industriali del settore delle costruzioni.


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