Rapporto Federcostruzioni: nel 2023 produzione in crescita, il 2024 frena

Nel 2023 si conferma la ripresa nella filiera delle costruzioni. Nel Rapporto Federcostruzioni, presentato durante l’evento inaugurale di SAIE appena concluso a BolognaFiere, emergono i numeri positivi del 2023. La produzione della filiera italiana delle costruzioni ha, infatti, toccato quota 624 miliardi di euro, in aumento di 44 miliardi (+6,9% in valori correnti; +4,2% al netto dell’inflazione settoriale) rispetto al 2022, che a sua volta aveva registrato una buona crescita.

Tra il 2021 e il 2022, la filiera delle costruzioni è stata fondamentale per la ripartenza dell’economia italiana, arrivando a contribuire per quasi la metà, secondo stime governative, alla crescita del PIL nazionale. Nel 2023 bene soprattutto i comparti delle costruzioni in senso stretto, delle macchine edili, dei servizi di ingegneria e dei prodotti in legno. L’andamento positivo del 2023 è confermato anche dall’occupazione, cresciuta di 76mila unità (+2,5%). In tutto i lavoratori collegati al sistema delle costruzioni ammontano a poco più di 3,1 milioni di unità. Positiva anche la bilancia commerciale, che presenta un surplus di +€34 miliardi, a conferma della vocazione all’export di tanti comparti della filiera.

Quali sono i dati previsionali per fine 2024? Secondo Federcostruzioni, il bilancio a fine anno non sarà con il segno più. È prevista, infatti, una flessione della produzione del -4,4% in termini reali, su cui pesano soprattutto il calo negli investimenti in costruzioni, che secondo ANCE sarà pari al -7,4%, ed i costi dell’energia che sono i più alti in Europa (128 €/Mw/h). In particolare, secondo Ance, il settore risentirà del mancato apporto della manutenzione straordinaria (-27% su base annua), penalizzata dal venir meno delle specifiche agevolazioni fiscali (cessione del credito). A crescere sarà solo il comparto delle opere pubbliche, in espansione del +20%, grazie soprattutto all’impatto del PNRR.

“I numeri ci dicono che la filiera delle costruzioni è stata determinante per la crescita del Paese. Oggi però ci troviamo con un quadro fortemente incerto per il futuro dettato da squilibri internazionali che rischiano di pesare negativamente sulla crescita economica e sull’export – ha affermato la presidente Federcostruzioni, Paola MaroneDobbiamo quindi essere pronti ad affrontare nuove sfide, come quella della transizione ecologica che ci viene lanciata dalla Ue su cui l’industria delle costruzioni avrà un grande ruolo. Ma non possiamo fare tutto da soli, serve una strategia europea che metta le imprese al centro, puntando, con adeguato supporto, a un incremento di produttività, competitività, formazione, ricerca e intervenendo con urgenza sul costo dell’energia, che è particolarmente penalizzante. Sull’energia si giocherà, infatti, la sfida competitiva del prossimo decennio, per questo occorre una visione di lungo periodo che metta insieme la ricerca sull’efficientamento e la sostituzione dei combustibili fossili con energia rinnovabile, puntando anche alle possibilità dell’energia nucleare di ultima generazione”.

 

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Giornalista della redazione di BIMportale, professionista della comunicazione e del marketing per il settore AEC – Architetture Engineering & Construction. Ha lavorato per molti anni nell’editoria B2B dirigendo una delle principali testate specializzate per l’industria delle costruzioni, per la quale è stato autore di numerosi articoli, inchieste e speciali. Durante questa lunga esperienza editoriale ha avuto modo di vivere e monitorare direttamente l’evoluzione del settore e la sua continua trasformazione, lavorando a stretto contatto con i principali protagonisti del mercato: imprese edili, progettisti, committenti, produttori. Su tali premesse nel 2007 ha fondato l’agenzia di comunicazione e marketing Sillabario, che si occupa delle attività di comunicazione e ufficio stampa di importanti marchi industriali del settore delle costruzioni.


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