Quando si ha a che fare con complessi in cui molteplici funzioni convivono e in cui molto spesso entrano in gioco altrettanti operatori differenti, la gestione può comportare difficoltà tali da poter pregiudicare anche la qualità del servizio offerto con il rischio di sminuire anche il valore del bene che viene gestito. È il caso del complesso di Bellariva a Firenze,comprendente la storica omonima piscina progettata da Nervi nell’ambito di una riqualificazione dell’area come centro sportivo in vista delle Olimpiadi di Roma 1960 oltre a una serie di edifici, per lo più della stessa epoca, con funzioni di supporto… il Comune ha previsto dei lavori di ristrutturazione sicuramente utili a migliorare il complesso stesso ma da soli non sono in grado di rendere migliore la gestione che riteniamo debba passare attraverso un approccio differente rispetto a quello attuale, un approccio che pur necessitando di maggiori cure oltre che di non indifferenti costi di implementazione porterebbe a un miglioramento generale della gestione e del valore del bene, tramite una più maggiore velocità di lettura edi comprensione dei dati contenuti del database: la metodologia BIM sul patrimonio edilizio esistente per l’ottimizzazione della gestione in tutti i suoi aspetti.
